Punto e virgola mon amour.

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Adoro i punti e virgola. Ho rispetto e considerazione anche per i due punti, ma non posso dire di amarli. Così precisi, causalistici. Enfatici. Pare che sappiano sempre quel che viene dopo.

Il punto e virgola no: è sequenziale ma non consequenziale; più relativista di un punto o, peggio, di un punto esclamativo. Meno indeterminato di un punto interrogativo.

Il punto e virgola sa che "panta rei"; che le cose non si chiudono, ma si trasformano e proseguono in modi diversi. Non ha la leggera faciloneria di una virgola (che, in fondo: può esserci o non esserci e nessuno ne sentirebbe la mancanza); ma neanche la pretesa che Après moi le déluge”. Ti lascia però il tempo di un'ultima carezza a quel che è stato e di prendere il fiato prima di ripartire.

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